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Esposizione fotografica presso:

Ristornate Passo del  Lucomagno:

dal1 Luglio al 31 Settembre 2023

Ristorante Relais Olivone:

dal 1 Ottbre 23 al 31 Gennaio 24

Ristorante Medelina Curaglia GR:

1 Febbraio al 31 Aprile 2024

Lucomagno: Oltre la barriera

Queste immagini sono state scattate sull'arco di tre stagioni invernali, a partire dal 2020.

Sara vuole dare uno sguardo non necessariamente spettacolare ma discreto e a volte intimo su quanto viene messo in atto per gestire l'apertura del Passo del Lucomagno.

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Val Cristallina (GR):

Giornata per istruzione sulla sicurezza e sulle procedure  di lavoro.

da sinistra:

Elio Solari, Tini Flepp, Hampi Bundi, Filippo Genucchi, Otti Flepp,

Nadir Malquarti, Giovanni Solari, Damiano Madaschi e Daniele Caprara.

Ospizio Lucomagno :

collaborazione tra SwissHelicopter e Pro Lucomagno,

In partenza per i lavori prima dell'inverno.

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Ospizio Lucomagno:

caricando il materiale per sistemare o posare

nuove antenne di misurazione della neve.

Addetti alla sicurezza:

Otti Flepp per il versante grigionese

Filippo Genucchi per il versante ticinese

Val Cristallina (GR):

addetti allo sgombero e responsabili della

sicurezza mentre controllano i veicoli.

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Campra TI:

 cambiamento manuale della segnaletica da parte

 di Filippo Genucchi.

Sulla strada del Passo TI:

Filippo Genucchi comunica con il

collega Otti Flepp

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Acquacalda TI:

Incontro per uno scambio di opinioni tra

 Filippo Genucchi e Otti Flepp

Ospizio Lucomagno:

la neve accumulata in strada dal vento

viene liberata dal macchinista Damiano Madaschi

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Acquacalda TI:

alla guida del suo mezzo Damiano Madaschi sgombera

la strada dopo una nevicata. 

Pian Segno TI:

osservazione delle zone di stacco valanghe

da parte di Filippo Genucchi.

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Versante in ombra sopra Campra TI:

Filippo Genucchi procede al rilevamento di un profilo stratigrafico e test di stabilità del manto nevoso.

Pian Segno/Acquacalda TI:

Lavoro di fresatura valanga mentre un addetto alla sicurezza segnala il bordo a valle della strada.

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Olivone TI:

preparazione delle cariche di esplosivo

da parte di un addetto alla sicurezza,

Olivone TI:

osservazione delle zone di stacco valanghe

da parte di Filippo Genucchi.

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Pian Segno TI:

decollo per un' azione di brillamento

per distacco valanghe in collaborazione

con Heli Rezia

Corso valangario S13, Acquacalda TI:

Otti Flepp controlla un'antenna di misurazione

della neve situata in una zona di

potenziale stacco valanghe.

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Dall'elicottero sopra Acquacalda TI:

adetto alla sicurezza si prepara a lanciare la carica.

Sopra Stegia GR:

piccola valanga staccata artificialmente.

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Corso valangario N34 portale N galleria Scopì GR:

dopo la fresa è il turno dello spazzaneve liberare

la strada.

Pian Segno TI:

lavoro notturno con pala gommata per poter aprire

il Passo il giorno successivo.

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Sogn Gions GR:

a barriera viene gestita da Otti Flepp

Campra TI:

Filippo Genucchi apertura per lavori di sgombero.

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Galleria Scopì portale N GR:

Filippo Genucchi e Damiano Madaschi

osservano il deposito di una valanga in strada.

Lucomagno: Oltre la barriera

Quanti di voi si sono chiesti perché la strada del Passo del Lucomagno, a volte, non è percorribile da automezzi e pedoni in una giornata invernale dove nel cielo splende il sole? Andare oltre la “sbarra” abbassata significa scoprire il “dietro le quinte” che la gente comune non conosce, o può solo immaginare. Serve un grande lavoro di responsabilità per dare luce alla sicurezza di un passo alpino. Un immenso impegno che coinvolge in prima persona i macchinisti addetti allo sgombero della neve, ma anche altre figure professionali fatte da tecnici ed esperti, sia di meteorologia che di montagna. L’armonia e il seppur lento scorrere della vita del luogo non può attendere i primi fiocchi di neve. Serve programmare, muoversi prima della brutta stagione. Gli elicotteri si alzano in volo sopra il passo già nell’autunno, quando le foglie si aggrappano ancora, seppur con fatica, agli alberi delle quote più basse. Nulla può essere affidato al caso, e al destino. Serve muoversi prima che la coltre bianca cambi i connotati paesaggistici delle nostre montagne. Un binocolo e l’amore per la propria terra possono salvare la vita di molte persone. È per questa nobile consapevolezza che gli “Angeli” della nostra valle dedicano parte della loro vita al serpentone di asfalto che dal Ticino conduce ai Grigioni. Nelle gelide notti al valico, le stelle illuminano il suggestivo cammino che si snoda nella natura incontaminata. Gli uomini delle valanghe sembrano riposare avvolti nella coperta di un cielo apparentemente amico. Ma la montagna si sa, è imprevedibile. A volte chiama improvvisamente le creature celesti. È un altro giorno lassù, dove le nuvole si toccano con un dito. Si sentono nuovi frastuoni e voci amiche. Gli “uomini bianchi” si sono messi in cammino, ancora una volta.

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